Se sei stufa del comune semipermanente che si stacca, segui queste 3 regole guida che ti consentiranno di sfoggiare mani in perfetta forma per tre settimane di fila ed evitare fastidiose sbeccature dopo tre giorni dall’applicazione.
In questo articolo cercherò di fornirti alcune indicazioni utili su come far durare di più lo smalto semipermanente e farlo apparire al meglio, affinché risulti duraturo ed efficace.
Lo smalto semipermanente che si stacca, si toglie come una pellicola, che si ritira sulle punte, che si crepa, si arriccia, o su cui addirittura si creano bolle d’aria.
⛔ Come vedi le conseguenze sono diverse.
Vedi il problema è proprio questo: erroneamente si pensa che esista il semipermanente perfetto, e che questo trattamento sia adatto a tutti.
Se credi che esista una soluzione universale per far durare di più lo smalto semipermanente, sappi che la durata del trattamento di semipermanente dipende esclusivamente dalla tipologia di lamina ungueale che si ha.
Il trattamento di un classico semipermanente ha un solo scopo:
rivestire di colore unghie sane, naturalmente spesse e soprattutto prive di inestetismi, in modo da durare per un tempo ben definito (2 settimane circa) e maggiore rispetto ad un normale smalto.
Per chi è adatto il semipermanente?
Diventa un’ottima soluzione per chi ha unghie naturalmente armoniose, che desidera cambiare spesso colore e avere mani sempre in ordine per la durata prevista del trattamento.
Semipermanente che si stacca? Se con il semipermanente hai riscontrato problemi di distaccamento, sbeccature, fragilità e il tuo obiettivo è:
- dare forza e resistenza all’unghia,
- proteggere la lamina da eventuali urti,
- prevenire sbeccature su unghie di mani che lavorano costantemente,
- pretendere che il prodotto duri 4 settimane.
Se ti rispecchi in una di queste condizioni, mi dispiace dirtelo,ma il semipermanente, non è per te!
Semplicemente perché questo tipo di rivestimento
- non sostituisce una ricostruzione,
- non può cambiare l’aspettto delle unghie
- fatica ad aderire su lamine sottili e troppo flessibili.
Il comune semipermanente che ci si ostina a portare per settimane, indipendentemente dallo stile di vita e su qualsiasi tipologia di unghie, anche su lamine più deboli, è un trattamento che non dà alcun risultato.
Quando va bene, le unghie riescono a “sopravvivere” per 2 settimane con qualche sbeccatura che dopo un’ora hai completamente eliminato, forzandone la rimozione.
Quest’atteggiamento di superficialità e non curanza è il motivo principale che porta le unghie naturali ad assottigliarsi e danneggiarsi.
E quando saltano fuori gli effetti collaterali, è facile alimentare i falsi miti e pensare che i prodotti per la ricostruzione fanno male alle unghie.
Semipermanente che si stacca: la salute delle unghie naturali non deve essere un optional!
Quando decidi di approcciarti ad un trattamento di smalto UV (semipermanente), il tuo chiodo fisso non deve riguardare la durata, bensì come rendere e mantenere le unghie sane.
Una volta che hai compreso queste premesse posso andare dritta al punto e spiegarti le 3 regole guida da rispettare che influenzano la buona riuscita del semipermanente che si stacca
1️⃣ Verifica la tipologia della tua lamina ungueale.
Quando un’ unghia naturale è troppo assottigliata è molto più difficile far aderire un prodotto con tutta la preparazione del caso.
Anche la delicata opacizzazione può eliminare strati dell’unghia:
considerando che la maggior parte delle onicotecniche, erroneamente, rimuove limando il 5% , se non di più, dello spessore della lamina, immagina su un’unghia già sottile quanto si abbasserebbe il tasso di aderenza del prodotto, oltre ad avere unghie più rovinate?
Su unghie che tendono a sfaldarsi, questo trattamento è sconsigliato altrimenti il colore si staccherebbe insieme agli strati dell’unghia.
Lo stesso vale per chi ha le mani sempre immerse in acqua.
Il semipermante protegge le unghie ma non le rende resistenti quanto una ricopertura o una ricostruzione eseguita a regola d’arte.
2️⃣ Considera il tuo stile di vita.
Le azioni che effettui quotidianamente possono far aumentare la fragilità del prodotto:
- non indossare i guanti,
- non usare troppi igienizzanti,
- non lavarti troppe volte le mani.
Su quest’ultimo punto vorrei focalizzare l’attenzione.
Alcune donne si lavano le mani una dozzina di volte ogni giorno.
Troppo direi!
Il che può rendere le unghie fragili o irritare la pelle.
Il modo migliore per evitare che il rivestimento diventi fragile e che non crei problemi di sbeccature è usare regolarmente degli olii per unghie di alta qualità.
❗Ricorda che indossare dei rivestimenti per unghie richiede una buona manutenzione.
3️⃣ Monitora la durata del semipermanente.
Questo punto è fondamentale da comprendere se il tuo obiettivo è quello di portare un semipermanente che non deve rovinare l’unghia naturale e deve sciogliersi completamente senza limare.
I prodotti Uv per manicure (semipermanente) sono progettati per essere rimossi completamente e regolarmente 2 volte al mese.
❗Devi sapere che il semipermanente non “indurisce” solo in lampada, ma continua a polimerizzare anche nelle settimane successive.
Pretendere di rimuoverlo alla 4^ settimana, quindi oltre il tempo previsto per questo trattamento, rappresenta solo un problema per la salute delle unghie.
La rimozione difficile e forzata che ne deriva porterà dei seri danni sulla superficie dell’unghia naturale:
il solo solvente non sarà sufficiente a sciogliere completamente il prodotto, che verrà eliminato o grattato con l’aiuto della lima.
Ne deriva che una lamina temporaneamente ammorbidita dal solvente sarà più suscettibile a danni causati dall’uso improprio della lima.
Come risultato sarai sicuramente appagata dalla maggiore durata ma ti ritroverai inevitabilmente con unghie più rovinate!